L'adolescente a scuola tra potere e autorità

Le aspettative della società, alle quali l'adolescente si trova a sottostare, a soddisfare o ad esserne sopraffatto, condizionano profondamente lo sviluppo della sua identità.


L’adolescenza è lo stadio di vita che si colloca tra l’infanzia e l’età adulta. È un periodo più o meno lungo nel quale i ragazzi passano da una condizione di dipendenza ad uno stato di indipendenza e di autonomia, da essere parte solo di un gruppo familiare a fare parte di un gruppo di pari.
È un processo multidimensionale che riguarda diversi aspetti tra cui quello fisiologico, biologico, psicologico e sociale.
Il ragazzo si trova ad affrontare una serie di sfide, di grandi cambiamenti, di importanti processi di trasformazione,inizia a cambiare fisiologicamente, crescendo in altezza e in peso, cambia di aspetto e matura sotto il profilo sessuale.
Inizia ad acquisire abilità cognitive astratte e ad applicarle in modo corretto. È la fase del pensiero egocentrico: l'adolescente si crede onnipotente, invincibile, inattaccabile, unico e non compreso da parte degli adulti. Cambia la modalità di porsi in relazione con le altre persone e di riflettere sui problemi che si presentano.
Sviluppa la capacità di pensiero critica e creativa e nasce il bisogno di trovare un posto nella società, congruente con la propria identità.
Le aspettative della società condizionano profondamente lo sviluppo dell’identità dell’adolescente, rispetto alle quali egli si trova o a sottostare o a soddisfare o ad esserne sopraffatto. Nell’ultimo caso si corre il rischio di comportamenti antisociali.
L’adolescente a volte trova motivi di preoccupazione a scuola. Può fare l’esperienza di insuccesso scolastico oppure avere difficoltà ad essere accettato dal gruppo dei pari.
Un altro problema è il rapporto con l’autorità e il potere. A scuola l’adolescente ha poco potere e autorità rispetto agli insegnanti e questa mancanza di potere, che si scontra con la necessità dell’adolescente di controllare almeno in parte ciò che fa, può essere fonte di stress.
Un altro grande pericolo è il rifiuto scolastico adolescenziale che può provocare nel lungo periodo gravi disfunzioni.
Come può la scuola avvalersi del counseling per sostenere l’adolescente in questo suo importante cambiamento? Un primo modo potrebbe essere quello di aprire degli sportelli di ascolto in cui lo studente viene accolto e sostenuto nei momenti di difficoltà. Un’altra possibilità potrebbe essere quella di programmare dei percorsi di promozione della salute, prevenzione del disagio, di educazione socio affettiva nell’ottica della promozione del benessere e della qualità di vita fisica, emotiva e mentale.


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